mercoledì 25 luglio 2012

Critici, ma solo per l'acqua in bottiglia?

Faccio parte di un GAS, un gruppo di acquisto solidale, e sono quindi in contatto anche con altri GAS: mi arrivano comunicazioni che girano tra i GAS, e devo dire che a volte sono decisamente perplesso da cosa rimandano gli amici.


Allora, gira in rete un comunicato contro la Barilla: il comunicato puo` essere vero o falso, ma fa comunque affermazioni precise, e quindi verificabili.


Paolo Attivissimo prende il comunicato, e analizza le affermazioni: su sei affermazioni nel comunicato, due sono palesemente e dimostrabilmente false. Delle altre quattro non c'e` traccia in giro che siano vere, ma anzi sembrano false (ma Paolo non ne e` certo al 100%, e quindi si astiene dall'emettere un giudizio). Inoltre, nel comunicato contro la Barilla viene citata, a supporto, una ricercatrice del Piemonte Orientale che, interpellata da Paolo, sostiene di non aver detto nulla di quello che le viene fatto dire e anzi afferma che il tutto e` una bufala, e parla di rivolgersi alla polizia postale per una presunta violazione della sua corrispondenza/virus. Nei commenti sul blog di Paolo, tanti lettori contribuiscono con ulteriori informazioni e link, e abbastanza nettamente si evince che il comunicato contro la Barilla che gira e` una bufala. Normalmente, un consumatore critico dovrebbe essere contento che qualcuno ha analizzato con attenzione un comunicato e ha mostrato che e` una bufala: l'essenza dell'essere critico e` di non avere posizioni preconcette, ma essere pronto anche a cambiare idea, se i fatti ci danno torto.


Invece, cosa succede? Parte il tamtam, che appunto ha poi eco dentro i GAS (ed e` l'eco che mi turba!), contro quello che ha scritto Paolo Attivissimo: nel tamtam ovviamente non si entra nel merito del fatto che le affermazioni del comunicato contro la Barilla siano in buona sostanza false, ma si rilancia, tirando in ballo altre cose (magari alcune altrettanto false, vedremo di verificare piu` avanti). Viene il sospetto che se Paolo anziche' "smontare" un comunicato in cui si attacca la Barilla, avesse smontato un comunicato in cui si diceva che la Barilla era buona e giusta, saremmo tutti ad applaudire. E peraltro aver smontato questo comunicato non vuole mica dire che Barilla e` buona e giusta, vuol dire solo che quelle affermazioni li`, nel comunicato, non sono giuste. Dovremmo ringraziare chi, di continuo, ci aiuta a tenere gli occhi aperti, che sia contro o a favore di una azienda, una pratica, un prodotto che ci piace o che non ci piace.


Mi chiedo: ma quale e` l'approccio critico al mondo che pensiamo di diffondere come GAS? Nel momento in cui qualcuno legge (e verifica) che Paolo Attivissimo, su quel comunicato, ha ragione, che figura ci facciamo quando lo sfottiamo o rilanciamo? Pensiamo di spostare qualche coscienza dalla nostra parte, o pensiamo piuttosto di alienarle e di diventare meno credibili? Se da un lato contestiamo ai "cattivi" il fatto che ci raccontano bugie, io trovo sconcertante che si possano poi usare "bugie" a nostra volta, ecco.


Per chi fosse interessato, ecco cosa e` stato fatto girare nelle liste GAS.